Nell'accesa diatriba che si è aperta sulla musica negli spazi di Meta, è necessario favorire una soluzione che garantisca la fruibilità della musica per gli utenti e la giusta remunerazione per i creatori di contenuti, per tutti quei lavoratori della creatività che sempre sono sotto retribuiti e spesso nemmeno considerati come lavoratori. In Italia questo settore non è regolato, giustamente, solo dalle leggi di mercato, ma si basa sull' assunto di una tutela rafforzata del lavoro dell'ingegno, come soggetto prezioso, di valore pubblico. Per questo riteniamo che sia fondamentale che - già dal tavolo convocato nei prossimi giorni al Ministero della Cultura - il Governo eserciti ogni forma di moral suasion per avvicinare le parti, nel rispetto dei principi della direttiva europea del 2019. È una questione - quella tra Siae e Meta- che non può essere affrontata solo in un'ottica nazionale, visti i soggetti e gli interessi in campo, prendendo ad esempio anche gli altri Paesi dell'Unione Europea, tenuti al rispetto della direttiva europea sul diritto d'autore. Si tratta di capire quali nuovi strumenti e aggiornamenti degli esistenti siano opportuni per evitare situazioni come l'attuale e anche come si può garantire un maggior sostegno alle nuove realtà creative, ai soggetti più deboli, all' individuazione e all'emersione di nuovi talenti.