Perché ricordare Don Milani. Il mio articolo per L’Unitá
Ricordare don Milani, nel senso etimologico di riportarlo al cuore, non è un dovere ma un piacere e una necessità. La sua visione educativa e pedagogica, sviluppata con una prassi che diventa teoria e con una scrittura che applica l’intelligenza collettiva, ci richiama al senso profondo della funzione della scuola, dell’insegnamento, dell’incontro tra le generazioni per un passaggio di sapere e non di sole funzioni o nozioni. La cura per ogni singolo ragazzo, per i suoi bisogni e per le sue difficoltà, non un luogo del giudicare e del valutare ma dove tendere una mano per far fiorire da ciascuno il meglio che può portare alla comunità.
La cura delle parole che sono potere, come più volte da lui ricordato, ci porta a riflettere oggi sul senso della parola merito. Dare a ciascuno secondo il suo bisogno, perché “nulla è più sbagliato che far parti uguali tra diseguali” e permettere ad ogni talento di emergere nella sua differenza, nella sua specificità. Senza standard da raggiungere. Senza un elenco di buoni e di cattivi. Il contrario della declinazione di merito portato, inutilmente e dannosamente, a bandiera nel nome di un ministero che, proprio in linea con don Milani, potrebbe chiamarsi delle Politiche Educative.
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https://www.unita.it/2023/05/27/per-favore-rileggete-la-lettera-alla-professoressa-di-don-milani/